Sul giornale

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Fondato nel maggio 1866 dall’editore Edoardo Sonzogno, Il secolo è un quotidiano politico (4 pagine) che introdusse molte innovazioni tecnologiche e tematiche nel giornalismo italiano. Nello spazio di un decennio, divenne il quotidiano nazionale più letto del paese, raggiungendo tirature di 300.000 copie durante gli anni ’80 e ’90 dell’Ottocento. L’orientamento democratico, repubblicano e anticlericale ne fecero una voce fondamentale nell’Italia liberale. Il nuovo secolo lo vide progressivamente perdere influenza culturale e politica a vantaggio del più conservatore Corriere della sera. Il quotidiano venne venduto al giornale La sera nel 1927; La sera-Il secolo chiuse nel 1945.

Il secolo dà molta importanza ai progressi tecnologici nel campo della stampa. Dalla Francia Edoardo Sonzogno importa nuovi macchinari (le macchine tipografiche “Marinoni”, in particolare) per accelerare e aumentare la produzione. Il secolo è il primo quotidiano nazionale ad aprire un proprio ufficio telegrafico, in modo da dipendere meno dai dispacci di agenzia per notizie nazionali e internazionali. E’ anche il primo ad inviare giornalisti e corrispondenti nei punti nevralgici di Milano e altre grandi città (tribunali, ospedali, centrali di polizia) per offrire resoconti di prima mano di eventi locali.

A livello di contenuto, Il secolo presenta articoli di politica interna ed estera, rubriche dedicate a eventi correnti o a ricorrenze storiche, e cronache e reportage da diverse città italiane. Lo stile giornalistico è meno rigido ed elitista dei concorrenti, come è visibile in alcune delle rubriche regolari. Pubblica anche, secondo il modello dei quotidiani francesi, da uno a tre romanzi a episodi (feuilleton) in ogni numero.

Il secolo è diretto da Ernesto Teodoro Moneta, futuro premio Nobel per la Pace (1907), dal 1867 al 1895. Tra i molti collaboratori troviamo Ernesto Torelli Viollier, futuro co-fondatore del principale avversario de Il secolo, Il corriere della sera, e Felice Cavallotti, uno dei più ferventi garibaldini e democratici del post Unificazione.

Feuilletons

Un giornale politico di concezione, Il secolo mira a raggiungere un pubblico più ampio pubblicando romanzi a episodi (di solito nella parte inferiore della prima pagina), quasi sempre traduzioni di autori francesi. Questa iniziativa, derivata da quotidiani francesi come Le petit journal, fu molto gradita dal pubblico italiano. Di conseguenza, il giornale inizio a pubblicare più di un feuilleton alla volta. Per esempio, nei primi giorni di gennaio 1885 appaiono nello stesso numero La portatrice di pane di Saverio Montepin (Xavier de Montépin) e I milioni della principessa di Armando (Armand) Lapointe. Nel numero del 16 gennaio viene pubblicata la prima puntata di un terzo feuilleton, La signorina Blaisot Mario Uchard, insieme alle puntate de La portatrice di pane e I milioni della principessa.

Per informazioni sulle fonti storiche e/o accademiche su Il secolo e sullo Stabilimento, si vedano le Risorse.

Note sul materiale del 1885

Il 1885 è stato il primo anno reso disponibile su questo sito. Le Notes on the 1885 material offrono alcune informazioni su temi e notizie, su periodicità e numeri mancanti.

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